Aprile 2019, inizia la nuova edizione di The Voice.
Ci sono le Blind Auditions, ovvero le selezioni al buio durante le quali i 4 giudici del programma dovranno scegliere chi farà o meno parte della trasmissione, basandosi solo ed esclusivamente sull’ascolto della voce dei concorrenti.
Cosa succederebbe se, a presentarsi a queste selezioni, fossero i big della musica italiana?
Si entra in studio. Partono le registrazioni della prima puntata. Occhi puntati sui giudici, per vedere come reagirebbero se, sul palco, salisse un uomo. Un uomo dalla voce nasale, con un timbro senza dubbio particolare. Un timbro che, si capisce da subito, farà parlare. Inizia poi la musica, ci sono I giardini di marzo, l’uomo inizia a cantare.
Se non ci fosse stata L’Aurora, se mai nessuno avesse scritto ed ascoltato Più bella cosa, alle Blind Auditions, questa voce, farebbe girare i giudici?
Occhi chiusi, orecchie aperte. Sale sul palco una donna. Parte la musica, stavolta le note sono quelle di Io che amo solo te, di Sergio Endrigo.
Interpretazione. Anche senza vederla. Voce forse non delle più particolari, ma profondità del cantato e sensazione d’intimità creatasi ascoltandola, forti e pregnanti. Cosa farebbero, qui i giudici?
Niente presentazioni in questo caso. La donna sale sul palco ed incanta tutti. Voce, rabbia, interpretazione, passione. In questa esibizione c’è tutto. Se i giudici qui non si girassero, probabilmente i fischi del pubblico riempirebbero, comprensibilmente, lo studio.
Ultimo artista in gara, per questa prima puntata dei Blind Auditions “Vip”. Chitarra al collo, sgabello. Si siede ed inizia a suonare.
Voce, colori, libera reinterpretazione, coraggio. Se non si sapesse chi è quest’uomo alla chitarra, se non avesse anni di carriera alle spalle, se avesse solo questo minuto e poco più per farsi conoscere, i giudici apprezzerebbero il suo ‘appropriarsi’ in questa maniera di un capolavoro di Pino Daniele?
Vasco Rossi, Ligabue, Biagio Antonacci, Laura Pausini, Giorgia: ad occhi chiusi, sentendoli cantare live canzoni di altri, quanti verrebbero scelti se non si fosse a conoscenza della loro straordinaria storia artistica? Su chi si scommetterebbe? Chi verrebbe escluso? Colpirebbero tutti ugualmente? Quanto contano, nella musica e non solo, il pregiudizio e le convinzioni personali?
Adesso la musica si vede e non si ascolta più, probabilmente tutti i grandi di oggi verrebbero rimandati per mancanza di stile o di look. Triste ma vero..
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