Il gruppo musicale nato nel 2010 a Bergamo ha annunciato lo spostamento del suo tour al 2022.
L’hashtag utilizzato sul fondo della foto scelta dai Pinguini Tattici Nucleari per annunciare il cambio date (l’ennesimo) del loro tour, la dice lunga sul periodo che, tutti, stiamo vivendo: #machilavrebbemaidetto(chesarebberopassatidueanni).
La notizia delle nuove date è stata diffusa tramite un post su Instagram:
Scusate se ci abbiamo messo un po’, ma è stato estremamente difficile spostare le date, sia per motivi organizzativi che psicologici. Speriamo davvero che sia l ultimo spostamento. I biglietti precedentemente acquistati sono validi per le nuove date come indicato nella grafica e sono rivendibili sulla piattaforma fansale. Noi vi assicuriamo una cosa: sono due anni che non possiamo salire su un palco, ma non ci siamo dimenticati come si fa!
Un abbraccio 🐧
Il 10 settembre appena trascorso i Pinguini avevano condiviso sui social un altro post dall’hashtag estremamente evocativo (#fatecisuonare), proprio in occasione dell’annuncio di un’ulteriore spostamento di date:
Non avremmo mai voluto scrivere queste righe, come già abbiamo dovuto fare in passato. Speravamo, e ci abbiamo provato fino all’ultimo, di poter fare i concerti programmati per fine settembre. Ad oggi, il limite di capienza per i concerti nei palazzetti è 2500 persone distanziate. Il Forum di Milano, per citarne uno, può ospitarne 10500. Noi ne faremo tre, tutti soldout. In uno scenario ipotetico significherebbe ri-programmare 13 serate al Forum e potete immaginare da voi perché non sia possibile. Aggiungeteci tutte le altre date in programma e capirete perché è necessario rimandare di nuovo tutto.
Nei prossimi giorni uscirà un comunicato di @bpmconcerti che indicherà le nuove date e le modalità di accesso. Abbiamo voluto comunicarvelo ora per consentirvi di organizzarvi al meglio. Sappiamo che non è abbastanza, ma anche noi siamo in balia delle notizie. Quando è entrato in vigore il green pass ci abbiamo creduto. Ci auguravamo cambiasse qualcosa nel mondo dei concerti, che ci sarebbe stato permesso di tornare a fare il nostro lavoro. Quando abbiamo visto che in altri paesi le persone tornavano ad abbracciarsi sotto un palco ci siamo esaltati. Invece niente.
Il prossimo tour sarà il primo nei palazzetti e il primo dopo Sanremo. Tanti oggi conoscono questa band di Bergamo dal nome un po’ pittoresco. Avremmo potuto suonare st’estate e molti ce lo hanno chiesto. Abbiamo però fatto una scelta che ci teniamo a ribadire: vogliamo che i primi a vedere i nostri concerti siano quelli che hanno acquistato i biglietti per questo tour. Non vogliamo che nessuno là fuori si trovi ad aver un nostro biglietto e dover spendere altri soldi per un nuovo concerto. C’è chi ci aspetta dal 2019. È una questione di rispetto, anche perché ci stiamo adoperando perché sia un live grandioso.
Non sappiamo quanto durerà questo protocollo per gli spettacoli al chiuso. Se rimarrà in vigore un giorno, un mese, un anno. È soprattutto questa incertezza che ci devasta. Non si vede la luce in fondo al tunnel. E in tutto ciò nessuno dall’alto ci ascolta, che è davvero paradossale, perché il nostro mestiere significa principalmente farsi ascoltare da qualcuno, di solito.
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