Che talento, Pierdavide Carone.
Due ore di esibizione live, con solo la chitarra a fargli compagnia (e Lorenzo Cantarini dei Dear Jack che, in qualche brano, lo ha accompagnato). In scaletta tanti suoi successi, ma anche pezzi di Lucio Dalla.
Il contesto era d’eccezione: lo stesso Pierdavide racconta delle sere passate, prima del Covid, a L’Asino che vola, storico locale romano, dove la musica live la fa da padrona.
Pierdavide Carone è un fuoriclasse. Passa dall’essere quasi impacciato nel muoversi sul palco e nell’iniziare un discorso fra una canzone e un’altra, al far ridere una sala intera grazie alle sue battute ironiche e piene di umorismo, fino ad interpretare in maniera eccezionale e senza freni inibitori di sorta Disperato Erotico Stomp di Dalla.
C’è voce, c’è emozione, c’è interpretazione. Il repertorio che Pierdavide condivide (e non offre, ma proprio condivide) con il suo pubblico è un viaggio a 360 gradi tra ironia, sarcasmo, amore e passione. La location, poi, conferisce al tutto un’intimità estremamente piacevole.
In queste due ore di musica c’è veramente di tutto: La ballata dell’ospedale, Jenny, Superstar e Di Notte (nella top 3 dei brani più acclamati), per ricordare da dove Pierdavide è partito. Ma anche Il twist del sud (brano che ha aperto il concerto, con il ricordo ai nonni scomparsi dell’artista pugliese), La prima volta, Ottobre, Ti vorrei, Basta così (il cui videoclip è stato girato proprio a L’Asino), Tra il male e Dio, per ricordare come si è andati avanti dopo il successo di Amici.
Fino a Buonanotte, Caramelle, Forza e coraggio, Malgrado le apparenze, Un breve istante di eternità (fuori programma, ma pezzo che si contende l’applauso più forte insieme a Di notte) e Casa, direttamente dall’ultimo, sofferto, album del cantautore.
Di certo non sarebbero potuti mancare i riferimenti a colui che, su Pierdavide, aveva scommesso tanto, senza poter poi proseguire il percorso insieme: stiamo parlando, ovviamente, di Lucio Dalla. Nanì è stato il pezzo che i due hanno portato a Sanremo 2012, Pierdavide sul palco e Dalla come direttore d’orchestra. Venerdì lo ha riproposto a noi che eravamo lì per lui. Ma Pierdavide non si è fermato qui e ci ha regalato, del cantautore bolognese, anche Cara e Disperato Erotico Stomp, come già detto.
Lorenzo Cantarini, oltre ad aver accompagnato Pierdavide con la chitarra, si esibisce come cantante con due brani: A Paris, brano dell’indimenticato Gigi Proietti e Insieme a te sto bene, altra cover, ma stavolta di Battisti.
Il clima che si respira è di libertà, armonia e gioia. Di essere di nuovo insieme, di essere di nuovo live. Il legame che unisce i due artisti è autentico e questo incide nell’amplificare e nel rendere sempre più coinvolgente un evento che non ne voleva sapere di finire (ci sono stati forse 3-4 bis).
Anche chi non conosceva le canzoni di Pierdavide, anche chi è andato ad ascoltarlo senza nutrire nessuna aspettativa ne esce con un video, un ricordo, una frase impressa nella mente. E’ la magia della musica live. Della bella musica live.
Concordo! Pierdavide è uno degli artisti più talentuosi, raffinati e sensibili mai usciti da un talent!!
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Purtroppo non ha trovato (speriamo solo per ora) lo spazio che meriterebbe!
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Appunto, potrebbero dare più visibilità a lui che a certe “pippe al sugo” come gaia o sangiovanni (che, a mio parere, sono l’antimusica).
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