Ero curiosa di sentire dal vivo il vincitore di Sanremo Giovani del 2017 nel suo tour dell’album Costruire 2.0.
La canzone con cui ha vinto il Festival non mi diceva nulla, ma ad Amici ricordo che lui mi piaceva di più.
Una voce sicuramente “normale”, senza evidenti particolarità, ma grandi doti di versatilità, e l’ha dimostrato anche ieri sul palco.
Una scaletta in cui alterna pezzi in italiano e in inglese, pezzi inediti del suo album e cover (alcune già interpretate ad Amici), alcuni brani interi e altri in medley.
L’impressione è che renda molto di più nei brani in lingua inglese, dà l’idea di maggiore completezza artistica, arriva molto di più.
I pezzi in italiano invece risultano più banalotti, senza pretese (adatti sicuramente al target del pubblico)
Sul palco si dimostra molto energico, contento di esserci, grintoso, coinvolgente e affettuoso con il suo pubblico.
Non c’è la band, lui suona la tastiera, la chitarra classica e la loop-station con cui crea effetti speciali.
Dimostra di saperci stare sul palco, nonostante le date del suo tour al momento siano state solamente tre.
Pubblico al 90% femminile, età media 15 anni (se non meno).
Salumeria della musica onestamente semivuota, dal lato destro del palco seduti i genitori delle ragazzine, e poi il pubblico sotto al palco, quantificabile in 5 file di persone al massimo.
Sul lato sinistro la casa discografica Sony e Live Nation.
Presente tra il pubblico anche Elodie.
Nonostante le poche presenze, le ragazze erano molto calorose e hanno partecipato in maniera molto attiva cantando ogni singola canzone dell’inizio alla fine.
Come mini-tour di esordio, l’impressione di Lele dal vivo è risultata positiva a livello di performance, chiaramente giudicandolo nei limiti del suo genere, delle sue possibilità e della sua età.
Ha delle buone basi che se sfruttate a dovere possono sfociare in qualcosa di positivo, certo non si deve soffermare su brani sul genere di quello che ha proposto a Sanremo, perché ha dimostrato si saper fare molto meglio.
Il margine di crescita c’è.

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