Seconda (e ultima) data per me di questo tour teatrale di Marco Masini.
Dopo il concerto a Parma nella cornice intima del teatro, Maso arriva a Brescia, la mia città, nel contesto del Dis_Play Brixia forum, una location certamente meno suggestiva rispetto al teatro Regio, (trattandosi di un Palafiera) ma nonostante ciò il calore del pubblico ha saputo rendere comunque l’atmosfera molto coinvolgente e calorosa.
I posti in platea erano quasi interamente esauriti, mentre quelli dietro nel secondo settore rialzato presentavano purtroppo grandi spazi vuoti.
Pubblico come sempre non troppo rumoroso nei primi 20 minuti dello spettacolo, ma che a partire da Disperato -che apre la parte del live dedicata alle canzoni storiche- inizia a farsi sentire e si mostra assolutamente partecipe ed entusiasta. In particolare mi ha sorpreso sentire tante persone cantare A cosa pensi, e non mi riferisco solo alle prime file.
Rispetto alla data in Emilia, sabato c’erano diversi fans storici ad occupare le prime file e a rendere più calorosa l’atmosfera, soprattutto in quei pezzi di nicchia dove la maggior parte del pubblico non canta.
Anche qui il pubblico era per la maggiore adulto, sempre qualche famiglia con bambini, ma pochissimi giovani.
È stato un concerto un po’ più “libero”, nel senso che ad un certo punto ci si è potuti alzare (Sulle note di Vaffanculo grandissimo calore) e in chiusura con l’ultimissimo pezzo, Dieci anni, qualcuno è andato addirittura sotto il palco, sempre con rispetto ed educazione.
Scaletta invariata rispetto a quella che avevo postato dell’altro concerto.
Segnalo quelle che sono state le migliori interpretazioni a mio parere: Lasciaminonmilasciare e Signor Tenente. In queste due ha dato veramente qualcosa in più. Mi piace pensare che l’intensità sia dovuta al ricordo di Giancarlo Bigazzi e Giorgio Faletti. Interpretazioni così intense fanno davvero la differenza… Oltre che la pelle d’oca.
Acustica perfetta (dettaglio non scontato trattandosi di una struttura lunga e stretta dove spesso i concerti in passato hanno presentato diverse problematiche in questo senso) e Masini impeccabile come sempre, ad eccezione di Caro Babbo, cantata con qualche piccola difficoltà a livello di voce, probabilmente a causa di qualche problema tecnico. Ma si è trattato di sbavature impercettibili che non hanno minimamente rovinato l’interpretazione sempre suggestiva di questo brano clamoroso in termini di emozione.
Riconfermo che le canzoni cantate al piano sono indubbiamente quelle attraverso cui più si vede la vera essenza di questo artista straordinario.
L’impatto che ha sul pubblico Ci vorrebbe il mare ad esempio ogni volta è sorprendente, me ne accorgo sempre di più, anno dopo anno, concerto dopo concerto. Veramente sensazionale.
Dopo tanti anni si spera sempre ovviamente in una scaletta più ricca e variegata, speranza a cui i fans storici si aggrappano sempre; però intanto godiamo di questo bello spettacolo che ci riserva comunque qualche chicca importantissima e di valore (Un piccolo Chopin è pura magia), insieme a qualche emozione grandissima…
Personalmente posso dire che questo live è stato certamente qualcosa di diverso perché quando il tuo cantante preferito si esibisce nella tua città, c’è sempre un’emozione un po’ più grande, semplicemente magica. Anche perché Brescia non è una città che tocca tutti i tour, spesso passano diversi anni prima di rivederlo da queste parti.
Sentirlo pronunciare il nome della tua città ha un suono quasi incantevole e io non posso fare a meno di emozionarmi.

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