Sanremo 2022: pagelle prima serata 01/02/2022

ACHILLE LAURO CON HARLEM GOSPEL CHOIR – DOMENICA

Prima impressione: molto simile alle altre canzoni portate al festival (un mix di entrambe), ma meno di impatto; inciso forte che funzionerà senza dubbio.

Avrebbe potuto osare e portare una ballad,invece questo ripetersi  per il terzo anno non convince per niente.  Conta ancora molto l’immagine, infatti si presenta a petto e piedi nudi e pantaloni in pelle attillati.

Non mi è dispiaciuto l’abbinamento con il coro gospel.

Voto: 6 +

YUMAN – ORA E QUI

Le strofe risultano basse e cupe, l’inciso un po’ meglio, ma in linea generale si faceva fatica a comprendere il testo. Si intravede qualche sfumatura soul.

Scarsa presenza scenica e struttura strana del brano. Ancora acerbo per essere nei big.

Leggera somiglianza con Mahmood

Voto: 5

NOEMI – TI AMO MA NON LO SO DIRE

Esibizione pessima.

La canzone probabilmente è meglio di quello che sembra (si sente a tratti l’impronta di Mahmood), ma l’ha cantata malissimo.

Strofe cupe, nell’inciso voce da controllare meglio.

La musica sovrastava nettamente la voce e sembrava che le parole rincorressero disperatamente la musica.

Può migliorare nelle prossime esibizioni, forse la tensione ha influito sulla performance.

VOTO: 4 e mezzo

GIANNI MORANDI – APRI TUTTE LE PORTE

Visibilmente emozionato dopo tanti anni dalla partecipazione al festival.

Testo banale, ma lui ha trasmesso gioia, energia, entusiasmo.

Non un gran pezzo, prevedibile il ritmo essendo un brano di Jovanotti. Lui fa la differenza e nel complesso risulta un pezzo carino.

Apprezzabile il bridge.

Rimane in testa subito, domani la canteremo già tutti.

VOTO: 7 +

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – CIAO CIAO

Originali, mai banali, ottima presenza scenica, ottimi performer, grande personalità.

Mi aspettavo qualcosa di più dal brano in sè, ma nel complesso ottima esibizione, anche se manca l’emozione. Sicuramente funzionerà.

VOTO: 7+

MICHELE BRAVI – INVERNO DEI FIORI

Forse l’esibizione più toccante, voce rotta fin dalla prima nota, interpretazione delicata, emerge sempre la sua grande sensibilità e anche l’eleganza.

La canzone è in linea con le sue, buon livello, struttura standard, testo più che discreto,  tra le più apprezzabili della serata.

Ha dimostrato di essere cresciuto, mostrandosi sicuro di sé sul palco, nonostante la sua anima fragile.

VOTO: 8

MASSIMO RANIERI – LETTERA DI LA’ DAL MARE

Canzone di altri tempi, per me la migliore fra tutte di questa serata, una spanna sopra tutte le altre, canzone raffinata e di alto livello, anche se classica.

Emozionante nel testo, nella musica e nell’interpretazione.

Esecuzione oggettivamente non perfetta nelle note alte, ma mi ha emozionato nonostante le imperfezioni. Al Festival ci vogliono le tipiche canzoni Sanremesi come questa.

VOTO 9

MAHMOOD & BLANCO – BRIVIDI

Mi aspettavo molto da questo duetto e il risultato è stato più che soddisfacente.

Stanno benissimo insieme, nonostante appartengano a mondi diversi, perfettamente amalgamati, sia nelle voci che come presenza sul palco.

Difficile dire ora se hanno il potenziale per vincere, ma sicuramente la canzone colpisce e a tratti sa emozionare.

Forse troppo falsetto, che alla lunga può disturbare, ma comunque bravi e belli da vedere.

VOTO – 8 e mezzo

ANA MENA – DUECENTOMILA ORE

Brano latin piuttosto insignificante, senza spessore, zero emozione. Voce apprezzabile.

Canzone che oserei dire “sprecata” per il Festival, ben vengano i brani più spensierati, ma questo è piuttosto incolore e ne abbiamo già altri.

VOTO 4 e mezzo

RKOMI – INSUPERABILE

Niente di diverso dagli altri rapper passati da Sanremo, anzi forse qualcosa meno; musicalmente non malaccio, non tanto piacevole l’atteggiamento da egocentrico sul palco.

VOTO 5

DARGEN D’AMICO – DOVE SI BALLA

Pezzo ‘tamarro’, che ha il potenziale per diventare un tormentone a mio parere, anzi, lo do per certo,  può decisamente funzionare.

Uno di quelli poco conosciuti fino al Festival che poi esplodono grazie ad un brano convincente.

Buonissima presenza scenica.

VOTO: 6 e mezzo

GIUSY FERRERI – MIELE

Canzone orecchiabile e interessante, ma senza punti altissimi. Dimostra che non è solo quella dei tormentoni.

Musicalmente non male, ma ha portato pezzi migliori al Festival.

Cantata da altri avrebbe avuto uno spessore diverso, brano che avrebbe meritato una vocalità diversa.

VOTO 6/7

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